domenica 22 febbraio 2009

Clarke's three laws



Di Arthur C. Clarke, recentemente scomparso, illuminanti sono le cosiddette "tre leggi" sulla previsione del futuro:

« Quando un anziano affermato scienziato dichiara che qualcosa è possibile, ha quasi certamente ragione; quando dichiara che qualcosa è impossibile, ha probabilmente torto. »

« L'unico modo di scoprire i limiti del possibile è avventurarsi un poco oltre, nell'impossibile. »

« Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia. »



domenica 15 febbraio 2009

Magica tecnologia


Qual'è la linea di demarcazione tra tecnologia e magia?
Esiste una reale differenza?
La prima risposta che arriverà sarà: Certo che c'è una differenza!
La magia è basata sull'esistenza di un mondo non fisico, mentre la tecnologia si basa sul progresso e le scoperte della scienza!
Ma più si riflette su questa apparente dicotomia, più si realizza che non c'è un evidente stacco tra le due materie.
L'unica reale definizione del magico(prima dell'era tecnologica),era quella di un processo di forza basata sulla divinazione e sul mistero che circondava l'evento.
Spesso la magia era identificata in una pozione, appunto magica,in quanto composta da misteriosi e fantasiosi ingredienti capaci di produrre un'energia altrimenti impossibile da ottenere.
Ma qual'è la differenza con quella che oggi chiamiamo medicina, il cui prodotto, il medicinale, è creato con una formulazione il cui fine è di produrre benessere ed energia, tanto quanto la vecchia pozione magica?
La medicina non è altro che il processo magico che diventa tecnologia!

Consideriamo ora una persona che non conosca le nuances della tecnologia.
Un telefono cellulare non gli apparirà come un oggetto magico?
Il poter parlare con qualcuno con un piccolo aggeggio in mano non è magia per il non conoscente?
Ogni meraviglia tecnologica non gli apparirà come una magia?
Allora è la non conoscenza della causa di un fenomeno che determina il confine tra i termini magia e tecnologia.
Da ignoranti della quasi totalità dei fenomeni fisici che ci si presentano davanti ogni giorno, dovremmo chiamare magia tutto quello che si presenta ai nostri sensi e del quale non sappiamo dare una chiara ed organica spiegazione tecnica.
Non lo facciamo di fatto solo perchè qualcuno che non conosciamo ha dato una spiegazione che non conosciamo accettata da altri che non conosciamo, e sulla base di questo chiamiamo scienza ciò che per noi sarebbe in realtà, magia.

lunedì 9 febbraio 2009

Convinzione e Delusione


Se nel conoscere ci si limita a certezze ed esperienze acquisite, la delusione sarà ridotta al minimo o nulla.
La delusione può esistere solo se si aderisce ad un modo di vedere o a credenze che contraddicano una o più esperienze acquisite.
Non è però possibile che per caso si decida di vedere le cose da un'altra angolazione.
Cosicchè la delusione, nel processo della conoscenza, rimarrà sempre un evento improbabile.

E'impossibile cambiare il modo di pensare di un individuo senza una sua precisa volontà di voler accettare un diverso modo di vedere.
Anche davanti al ragionamento più stringente, l'oppositore creerà una barriera protettiva al suo modo di pensare per non ingenerare in se una riduzione dell'autostima ed il conseguente insorgere di una profonda delusione.
Si può cambiare idea, ma in un modo differente.
E' sufficiente che un gruppo leader acquisisca una diversa opinione su un argomento: questa verrà con molta più facilità accettata da un consistente numero di seguaci trascinati e convinti sia dal carisma del gruppo interpretante sia dalla rassicurazione del numero dei seguaci aderenti all'interpretazione alternativa.
Da qui potrà scaturire un radicale cambio del modo di analizzare un argomento o una situazione tanto da arrivare a meravigliarsi di aver potuto prima valutare l'oggetto o l'evento in modo differente.
Gli effetti di un idea rivoluzionaria sono a loro volta destinati, una volta accettati e divenuti acquisizione collettiva, a diventare il nuovo statu quo, il nuovo ostacolo all'introduzione di nuove idee e di nuove interpretazioni in un processo (o progresso) senza fine.