giovedì 25 dicembre 2008

Corodia, arte del coro.



Non vides quam multorum vocibus chorus constet? unus tamen ex omnibus redditur. Aliqua illic acuta est, aliqua gravis, aliqua media; accedunt viris feminae, interponuntur tibiae: singulorum illic latent voces, omnium apparent.

Non vedi di quante voci diverse è costituito il coro ?
L'unitarietà, tuttavia, è ciò che risulta dalla pluralità.
Alcune voci sono acute, alcune gravi, alcune medie; le voci femminili si fondono con le maschili, si interpone l'accompagnamento della tibia: spariscono le voci dei singoli, appare la voce del tutto.

Lucius Annaeus Seneca.


Il cantare in coro non annulla le caratteristiche che un buon cantore deve possedere.
E' necessaria una diversa forma d'arte, diversa dal protagonismo che abitualmente pervade l'esecutore e l'artista individuale.

Consiste nel:

Cantare precisamente in sintonia e con un timbro vocale che complementi gli altri coristi.
Cantare a livelli controllati di volume ed intensità vocale, secondo una dinamica imposta dal maestro.
Evitare di essere identificati come voci individuali.
Leggere e pronunciare il testo accuratamente, e nello stile imposto dalla partitura.
Saper accettare la direzione e sacrificare l'individualità nello spirito della coesione con gli altri elementi.
Saper produrre l'esatta tonalità della dizione e renderla piacevole attraverso l'uso appropriato della tecnica.
Rimanere in sintonia col resto del coro anche quando gli altri dovessero deviare dalla giusta cadenza.

Esistono o no, forti analogie tra l'arte del coro e l'arte dell'ottimizzazione di un sistema di riproduzione della musica ?

Nessun commento: